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Fare il bucato in metà tempo.
Mi ha sempre attratto la possibilità di migliorare un procedimento con l’uso di tecnologia e di conoscenza.
È stato anche il caso della lavanderia domestica. Osservavo mia nonna e mia madre da giovane che si affannavano a lavorare i panni per produrre il bucato pulito per la famiglia. Non ultimo lo sforzo di asciugare fuori sulla terrazza gli indumenti con un occhio al meteo, pronte a riportare dentro tutto all’occorrenza. Poi ho osservato anche mia moglie Sabina: non solo una casalinga come i miei genitori, ma anche una donna molto impegnata sul lavoro. Quanto tempo si dedica a questa attività?
Le novità tecnologiche
L’avvento delle moderne macchine asciugatrici negl’ultimi quindici anni mi colpì particolarmente assieme alle lavatrici bi-termiche. Ho osservato l’aiuto che producono con un sensibile miglioramento del lavoro di chi si occupa della lavanderia e nei consumi.
Ci aggiungiamo la novità dell’uso di Ozono durante il lavaggio con la conoscenza della qualità dell’acqua che si utilizza: possiamo ottenere un miglioramento notevole in termini di tempo, denaro e inquinamento.
L’uso dell’acqua piovana per alimentare la lavatrice ed il riciclo dell’acqua di scarico dell’asciugatrice sono altre due buone pratiche da acquisire.
Fare il bucato in metà tempo. Si può usare meglio il tempo sottratto alla lavanderia!
Un libretto che descrive nuovi procedimenti
Ebbene, per questi motivi ho scritto assieme all’amico Francesco Veronese un nuovo libretto in formato e-book che descrive quanto serve. Con il titolo “Efficienza domestica: lava e asciuga il bucato in metà tempo” ho raccolto e interpretato le esperienze dirette e indirette di altre persone in questo ambito.
Lo ritengo di facile lettura, per non tecnici, come è nel mio stile.
Potete trovarlo in formato elettronico sulle maggiori librerie in rete (on line). Per esempio su Amazon o Mondadori Store
Buona lettura.
