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La Cina spinge sui veicoli elettrici
Quando si parla di Cina si pensa a grandi spazi, alle molte persone che ci vivono ed anche al grande inquinamento. Effettivamente è così e i problemi da affrontare sono sicuramente tanti. Tuttavia nell’ultimo decennio l’industria cinese sta migliorando in alcuni settori, specialmente quelli riguardanti l’ambiente e la mobilità in particolare.
Un amico che lavora lì nell’area di Shenzen da qualche tempo, riporta delle notizie e delle immagini interessanti.
Produzione nazionale di veicoli elettrici
Innanzitutto la produzione di veicoli elettrici ibridi (PHEV) e solo batteria (BEV) nazionali comincia ad essere notevole in tutte le categorie. Tra l’altro di questi, solo alcuni modelli sono esportati all’estero, ma è solo questione di tempo, penso e ne vedremo parecchi.
Riguardo alla qualità, vi posso confermare da una mia recente esperienza personale di aver guidato un mini bus SAIC cinese a noleggio, per ben 1700 km in giro per Cuba. Ne sono rimasto impressionato dal livello di confort e affidabilità. Tra l’altro di questo marchio esistono le versione elettriche, purtroppo non importate da noi.
Anche le stazioni di ricarica pubbliche sono presenti da almeno una decina di anni e con potenze importanti. Quella nella foto qui sotto è da 200 kW!!
Per esempio solo nell’aria di Shenzen, che ha 19 milioni di abitanti, ci sono 19.000 autobus elettrici e più di 90.000 veicoli a batteria! Tra l’altro camion, autobus o auto elettriche hanno tutti la targa verde.
La targa verde!
Voi direte: a che serve la targa verde? Serve per rendere riconoscibili subito i veicoli non inquinanti che godono di permessi per il transito in centro, parcheggi gratuiti o agevolati, pedaggi ridotti, ecc…
Lo fanno anche altri paesi, come l’Ungheria in Europa. Sarebbe auspicabile anche da noi un simile provvedimento per omogenizzare le attuali diverse regole che ogni comune detta. Oggi in Italia per godere di un trattamento speciale con un veicolo non inquinante, devi esporre la carta di circolazione sul parabrezza, oppure registrarti nel sito del comune, oppure ritirare un permesso annuale, e così via. Il che è piuttosto scomodo e poco sicuro. È facile prendersi una multa passando da un comune all’altro.
Tornando alla Cina.
Anche in altre province si registrano incrementi importanti di vendite e adozione di veicoli elettrici soprattutto a batteria.
Il fatto interessante è che, lì vengono prodotti mezzi di servizio a batteria, come i famosi autobus BYD, ormai esportati in tutto il mondo.
A noi può sembrare strano, specialmente agli amministratori pubblici, adottare mezzi di trasporto di quella dimensione a propulsione elettrica con batteria. Eppure svolgono un ottimo servizio sembra.
Qualcosa sta cambiando anche da noi comunque e già alcune città come Torino e Milano, hanno adottato, o lo stanno per fare, tali mezzi.
La questione comunque che vorrei sottolineare è che l’industria cinese si è evoluta ed è piuttosto attiva: sviluppano e producono rapidamente tecnologia che usano regolarmente! Non solo si producono in quantità batterie per la trazione e accumulo energetico, ma anche sistemi di carica. Ciò è normale a pensarci bene specialmente se l’adozione di veicoli elettrici è divenuta massiccia. Per esempio guardate la foto qui sotto: c’è doppia presa per caricare ancor più rapidamente il mezzo pesante all’occorrenza. Mai vista prima questa soluzione!
E guardate questo bus due piani destinato al mercato inglese….
Bus a due piani Elettrico
Stiamo parlando di circa 500 kWh di batterie!!!