Smaltimento pannelli solari

Le tempeste estive

Con le tempeste estive che abbiamo subito nel mese di luglio e inizio agosto 2023, molti impianti solari sono stati danneggiati. Ovviamente i danni li hanno subiti anche abitazioni, automobili, orti e raccolti.
Tra gli impianti, numerosi sono stati i moduli fotovoltaici battuti da grandine grossa, forse mai vista prima.
Ci sono difficoltà ad accertare i danni, con le ditte in ferie o quasi. Queste infatti sono molto occupate a rispondere proprio a queste richieste di servizio. Rimane l’onere di riparare i danni e ripristinare gli impianti con smaltimento pannelli solari

Smaltimento pannelli solari
modulo FTV battuto da grandine – Smaltimento pannelli solari

Da una rapida indagine presso alcuni operatori, si evince che i componenti guasti sono sostituiti e poi lasciati al cliente consumatore o azienda. Questo si dovrà occupare di smaltirli in maniera corretta.

Cosa fare dei moduli danneggiati?

Tecnicamente si tratta di materiale RAEE, ovvero i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche e sono classificati al pari di piccoli elettrodomestici e cellulari (categoria R4).
Qui bisogna distinguere tra impianti domestici e professionali (di aziende).

I primi vanno portati presso gli ecocentri di riferimento del comune in cui si trova l’impianto a patto che provengano da impianti di taglia inferiore ai 10 kWp. Servirà probabilmente compilare un modulo che accompagnerà il materiale. Successivamente potrebbe essere necessario esibire la documentazione di provenienza dell’impianto. Il conferimento è gratuito.

componenti impianto solari fotovoltaici
Cella, modulo, pannello

I secondi, cioè gli aziendali, vanno consegnati, tramite soggetti autorizzati, ad un apposito impianto di trattamento che risulti iscritto al Centro di Coordinamento RAEE. Qui invece sarà un conferimento a titolo oneroso, come avviene anche per altri tipi di rifiuti aziendali.

I Centri di Raccolta

Non tutti i centri di raccolta ricevono ogni tipo di rifiuto, pertanto è necessario prima accertarsi che l’isola ecologica accetti il tipo particolare.

Ricordarsi che è vietato l’abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo, nel suolo e nelle acque superficiali e sotterranee.

Da notare che le norme distinguono tra impianti fotovoltaici incentivati e non incentivati.

Per i soci della cooperativa ènostra sarà possibile usufruire di una convenzione apposita. Infatti i privati che non possono smaltire gratuitamente i moduli fotovoltaici guasti, ma soprattutto le aziende socie, potranno godere di una tariffa calmierata.

Approfondimento

Come smaltire i pannelli fotovoltaici incentivati GSE

In caso di rifiuti prodotti da pannelli fotovoltaici incentivati, ai sensi del decreto 49/2014, il legislatore ha previsto una sorta di cauzione a carico del beneficiario del meccanismo incentivante. Esso consiste in un prelievo da parte del GSE sugli incentivi del Conto Energia.

Tale trattenuta, destinata ad assicurare la copertura dei costi di gestione dei RAEE fotovoltaici, è praticata negli ultimi dieci anni di diritto all’incentivo.

La somma trattenuta è pari a 12 euro a pannello per i moduli domestici e 10 euro a pannello per quelli professionali. Da notare che il pannello è l’insieme dei moduli.
Per i moduli incentivati dal primo, secondo e terzo Conto Energia, il GSE decurta una quota di incentivo al quindicesimo anno di erogazione (per i rifiuti fotovoltaici domestici) o dall’undicesimo anno (per i RAEE professionali). La cauzione è determinata in base ai costi medi per riciclo e recupero sostenuti dai produttori per l’adesione ai consorzi. Il GSE si impegna a rimborsare gli incentivi trattenuti al detentore al momento della dismissione dell’impianto, ma solo a patto che questi adempia agli obblighi previsti dal Decreto in oggetto.

La documentazione per Smaltimento pannelli solari

Naturalmente lo smaltimento dei RAEE fotovoltaici ad opera d’arte dovrà essere avvalorato dalla relativa documentazione da inviare al GSE entro sei mesi dal conferimento. Gli impianti incentivati dal quarto e quinto Conto Energia entrati in esercizio dal primo luglio 2012 sono esonerati dal prelievo del GSE. Questo perchè, ai sensi del D. M. del cinque luglio 2012, il recupero e il riciclo dei pannelli a fine vita è a carico del Consorzio cui aderisce il produttore. Per i rifiuti da pannelli professionali è possibile, rinunciando al rimborso delle quote trattenute, avvalersi della gestione da parte del GSE dello smaltimento moduli fotovoltaici rotti o non più funzionanti.

A seguito delle nuove Istruzioni Operative per la gestione e lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici incentivati, il Soggetto Responsabile può richiedere l’esonero dalla decurtazione delle quote. Questo è vero in caso effettui una totale sostituzione dei moduli.

Costo smaltimento pannelli solari

Chi decide di installare un impianto fotovoltaico nella propria abitazione o azienda per migliorarne l’efficienza energetica, in genere si chiede quanto costa lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici.

Per i pannelli solari domestici (potenza inferiore ai 10 kWp), i costi di gestione della dismissione sono a carico dei produttori dei pannelli e non degli utilizzatori finali.

Il conferimento dei RAEE fotovoltaici domestici ai Centri di Raccolta è del tutto gratuito. Il costo smaltimento pannelli fotovoltaici professionali, invece, varia a seconda dei casi.
Per i RAEE storici, cioè derivanti da pannelli solari immessi sul mercato prima del dodici aprile 2014, in caso di sostituzione di moduli vecchi con nuovi moduli equivalenti, i costi dello smaltimento gravano sul produttore. In tutti gli altri casi il costo dei moduli dismessi grava sull’utilizzatore professionale. Per quanto riguarda i RAEE professionali entrati in esercizio dopo il dodici aprile 2014, è il produttore a dover sostenere il costo smaltimento pannelli.