La crisi energetica è per tutti
È tempo di rinnovabili per gli enti locali
Sono stato recentemente (settembre 2022) in vacanza in aree vicino all’acqua, intendo vicino fiumi e laghi. Tra tanti bei posti ho visto anche aree degradate e abbandonate del nord Italia. Ho meditato a lungo sugli ampi spazi e situazioni buone da sfruttare per produrre energia rinnovabile.
È certo che avremo un deficit di energia per i prossimi mesi, forse anni, in seguito alle speculazioni sul mercato e ai noti eventi bellici seguiti dall’invasione russa.
Tutti stanno soffrendo il rincaro dei prezzi del gas e dell’elettricità, anche gli enti locali.
Ebbene, penso a tutti quei comuni dove insistono sul territorio aree degradate o abbandonate. Su quelle superfici si potrebbero realizzare impianti di produzione di energia utile a tutti. Mi riferisco per esempio: alle discariche chiuse e alle miniere, ma soprattutto ai laghi di cava cessata o ancora in attività.
La domanda è: perché non darle in concessione? Ci sono diverse aziende che cercano spazi come quelli per investire su grandi impianti da realizzare.
L’alternativa è investire in proprio risorse per costruire impianti e formare comunità energetiche, anche con cittadini e imprese. Lo stesso discorso si può fare per il vento, dove possibile si possono realizzare generatori eolici.
È tempo di rinnovabili per gli enti locali! Serve censire le aree degradate o abbandonate per agevolare progetti di impianti. Se non adesso, quando?
Penso anche allo sfruttamento di salti sui fiumi grandi e piccoli per realizzare mini impianti idroelettrici. Purtroppo oggi ci sono iter burocratici lunghi e tortuosi per ottenere autorizzazioni in questi ambiti. Dunque bisogna muoversi subito per installare poi.
Non si può stare più a guardare: È tempo di agire!
Se volete segnalare aree interessanti, potete contattarmi.
È tempo di rinnovabili per gli enti locali!