Monitorare i consumi sui nuovi contatori OpenMeter

Monitorare i consumi sui nuovi contatori OpenMeter

Siamo nel mezzo di una crisi energetica, con i costi delle forniture di elettricità e combustibili saliti a dismisura nel 2022. Solo ora ad inizio 2023 sono in discesa. Ma non sappiamo cosa ci aspetta in futuro.

Consapevolezza

Abbiamo l’Unione Europea che ci chiede di rendere più efficienti energeticamente le abitazioni, pena la svalutazione e forse l’impossibilità di locare e vendere.

Non ultimo per l’ambiente dobbiamo ridurre le emissioni inquinanti. Infatti meno consumi equivalgono a meno emissioni nocive.

Dunque misurare e monitorare i consumi energetici in un periodo come questo può dare risposte utili alla domanda: quali utenze caricano il mio contatore? In pratica: si possono ridurre i consumi a patto di conoscerne la natura e soprattutto l’origine.

contatore energia Open Meter
contatore energia nuovo tipo

Per chi è abituato a misurare l’energia che consuma, c’è ampia scelta di strumenti per velocizzare e confrontare periodi e fornitori. Chi non lo ha mai letto il proprio contatore è tempo che impari a farlo.

Monitorare i consumi sui nuovi contatori OpenMeter

Cosa vuol dire monitor energia?

Il significato di questa attività consiste nell’analizzare i dati registrati o solo visualizzati da un dispositivo precedentemente installato in casa. Se presente un collegamento alla rete pubblica, si potranno visualizzare i dati anche da remoto e su app.

Dino – Prelievi e produzione

Tipi di monitor

Per la mia esperienza ci sono due tipi di sistemi: quelli che richiedono l’intervento di un elettricista professionista e quelli che si possono montare da soli. In questo post descriverò soltanto questi ultimi per semplicità. Nello specifico parliamo di dispositivi che si collegano telematicamente ai nuovi contatori elettronici detti Open Meter (2G) che ormai sono installati un poco ovunque nel nostro Paese. Qui si sfrutta la comunicazione su rete elettrica cosiddetta a Onde Convogliate tra contatore e dispositivo. Motivo per cui non serve l’intervento di un elettricista.

Il protocollo Chain2

Monitorare i consumi sui nuovi contatori OpenMeter

Questi sistemi sono compatibili con il protocollo Chain 2  Potete approfondire l’argomento sul link precedente.

Ci sono anche le stazioni di ricarica tipo Wallbox che usano questo protocollo. Esse consentono la gestione carichi e quindi evitano il rischio di distacco per prelievo eccessivo.

Esempio è la wallbox italiana Scame modello BE-T.

Alfa – Cruscotto

Operativamente

Dunque, si tratta di collegare ad una presa di corrente domestica il dispositivo di monitoraggio prescelto ed eseguire l’installazione come da istruzioni del costruttore. Se tutto sarà andato bene, l’utente potrà leggere i consumi e la eventuale produzione di un impianto fotovoltaico. Inoltre potrà consultare i dati storici.

Soprattutto sarà avvisato se ci saranno sovraccarichi di utenza.

Prodotti

Monitorare i consumi sui nuovi contatori OpenMeter

Prodotti da me presi in considerazione sono:

Il primo dispositivo, Dino, monitora via Web e via App. é abbastanza ricco di funzioni, sebbene non tutte chiare.

Dino – Cruscotto

 

Il secondo dispositivo, Alfa, lo fa solo via App ed è decisamente più semplice. D’altronde costa anche la metà.

Alfa consumi

 Osservazioni

Sebbene questi dispositivi non richiedano l’intervento di un elettricista per l’installazione, la messa in servizio non è immediata. La procedura di installazione genera un’istanza verso il distributore E-Distribuzione* e quindi al contatore o contatori. Servono ben 48-72 ore per la conferma di avvenuto abbinamento (pairing). Potrebbe essere necessario anche il supporto dell’assistenza cliente del prodotto se si riscontrano anomalie.

La scelta della presa elettrica in casa è critica: deve essere il più vicino possibile al contatore. Il dispositivo monitor non deve essere inserito su ciabatte e prolunghe.

È possibile abbinare anche un contatore di produzione (M2) e in questo modo visualizzarne anche i dati con la produzione, l’immissione e soprattutto l’autoconsumo. Attenzione: se avete più di un contatore di produzione (M2), non sarà possibile ulteriore abbinamento.

Tutto facile allora? Purtroppo non è proprio così.

In caso di installazione su impianto trifase, la scelta della presa è critica. Infatti il produttore indica la fase su cui si deve trovare il dispositivo monitor. Purtroppo non è facile capirlo da soli e potrebbe richiedere l’aiuto di un elettricista.

Su entrambi i dispositivi provati, ho riscontrato  interruzioni del monitoraggio. Questi sono sostanzialmente dovuti ad una cattiva comunicazione con il contatore. Ricordiamo che questa avviene in modalità Broadcast. Cioè il contatore trasmette i dati ed il monitor li raccoglie sulla rete elettrica come può, quindi senza garanzia di ricezione.

Da notare che una volta abbinato un dispositivo al contatore, pare non sia possibile aggiungerne altri. Cioè: se ho il monitor energia collegato al contatore, non posso collegare la stazione di ricarica e viceversa. Questo è uno dei limiti più grande di questi sistemi.

* Al momento solo nelle zone servite da E-Distribuzione si può ambire ad utilizzare questi sistemi Open Meter.

Funzionamento

Se l’installazione è andata bene, si potranno monitorare quasi in tempo reale i flussi di corrente da e verso il contatore. Inoltre l’applicazione che accompagna il monitor può mostrare lo storico dei consumi.

Quello che non fanno questo tipo di monitor è la tele lettura del contatore. Cioè non ci dice i valori mostrati sul display.

Conclusioni

Per iniziare a monitorare i flussi di energia e prendere dimestichezza con la materia, va sicuramente bene l’utilizzo di questi sistemi su contatori Open Meter. Anche le applicazioni a corredo degli impianti fotovoltaici e accumulo possono rispondere alla necessità generale di monitor del sistema energetico casalingo e in ambiente di lavoro.

Se poi si diventa più esigenti si può integrare con altri sistemi puntuali che però prevedono l’installazione di sensori sui conduttori e software applicativo.