Ricarica auto elettrica: Come organizzarla a casa e in ufficio

Possedere una vettura a batteria

Sostanzialmente vuol dire organizzare il sistema di ricarica auto elettrica a casa, in ufficio e ovunque sia possibile tra i luoghi frequentati.

ricarica auto elettrica - Zoe fronte presa ricarica
Zoe fronte presa ricarica in uso

Per le auto tradizionali a combustione interna (ICE) il problema non si pone perché uno dipende totalmente dal combustibile (fossile) da acquistare sempre fuori casa.

Ritengo questa nuova “incombenza” l’inizio dell’emancipazione energetica in fatto di mobilità.

L’automobile Renault Zoe di cui riferisco è dotata di un “serbatoio di energia” costituito da ben 22 kWh di accumulatori al litio-manganese del peso di 280 Kg. Quando c’è il pieno, mi consente di percorrere anche 170 km in modalità ECO. Questa modalità riduce la potenza da 88 a 59 CV, ma consente comunque di viaggiare tranquillamente su strade urbane ed extraurbane fino a 95 km/h di velocità senza sofferenza alcuna.

Ebbene, come avviene la ricarica auto elettrica?

La Renault Zoe, diversamente da altre auto elettriche attualmente in giro, si può ricaricare solo in corrente alternata. Variando poi la potenza disponibile alla sorgente si varia il tempo di carica. Per esempio disponendo di 3,5 kW a 220 Volt (linea monofase), servono fino a 9 ore per “fare il pieno”,  con batteria completamente scarica (raro). Se si dispone di 22 kW (linea trifase) serve un’ora per arrivare al 99% di carica. Mentre disponendo di 44 kW (linea trifase) ne servono la metà, cioè mezz’ora. In questi casi si parla rispettivamente di ricarica lenta, veloce e rapida. In dotazione dell’auto in questione c’è infatti un cavo apposito per la ricarica pubblica fino a 22 kW. Mentre per la ricarica rapida il cavo è solidale alla stazione, cioè non è staccabile.

Ricarica auto elettrica: Zoe in ricarica lenta domestica
Zoe in ricarica lenta domestica (computer di bordo)

I casi di ricarica auto elettrica appena descritti sono proprio quelli previsti dalla Renault, cioè ricarica domestica e ricarica pubblica. Di questi ultimi al momento non posso riferire perché non mi è ancora capitato (autunno 2013). Anche perché nella mia area del Veneto orientale non ci sono tali possibilità, se non a 50 Km di distanza  con Udine o a 65 Km a Mestre (VE) rispetto a Portogruaro. Tuttavia dicono che presto cambieranno le cose ed io mi sto organizzando per usufruirne.

Le altre auto elettriche, come la Citroen C-Zero, di cui scrivo nell’articolo più sotto su questo blog, hanno la possibilità di ricarica domestica in corrente alternata solo a 3,3 kW. Se si vuole usufruire della ricarica rapida, allora serve una stazione pubblica in corrente continua con potenza di 50 kW del tipo ChaDeMo. Peccato che non ne esistono o quasi in Italia, salvo alcune installate di recente qua e là in giro per lo Stivale. Dunque è un caso improbabile.

Tutto qui?

Vediamo cosa serve per mettere in servizio Renault Zoe.

Il produttore propone fortemente di installare una stazione di ricarica domestica omologata a casa ed in ogni luogo in cui si vuole fare il pieno di energia. Ce ne se sono almeno due al momento (estate 2013): Schneider Electric ed Enel (solo noleggio).

Ricarica auto elettrica - Stazione ricarica Enel a noleggio
Stazione ricarica Enel a noleggio

Peccato che questo comporti una limitazione non indifferente sulle possibilità di ricarica occasionale fuori casa e una spesa di circa 1250 Euro per sito (vedi foto qui sotto). Quando dico fuori casa, intendo in albergo, al ristorante, da un amico, in ufficio, ecc… Con la stazione verrebbe fornito un cavo adatto ed è possibile programmare dall’auto un orario di ricarica diverso.

Ricarica auto elettrica - Stazione Schneider Electric
Stazione Schneider Electric

Quando mi sono seriamente interessato a questa automobile, mi è sembrata subito una nota dolente questa storia della stazione fissa di ricarica auto elettrica. Per fortuna che gli amici di Svolta Elettrica mi hanno dato suggerimenti utili (grazie Daniele).

Per farla breve, la soluzione da me scelta è stata quella di comprare una stazione di ricarica portatile da tenere al seguito in automobile.

Ho scelto il prodotto Zoe Charger della E-Station Store omologata per la ricarica in MODO 2 (prese domestiche in ambienti privati).

Ricarica auto elettrica - Zoe Charger o EVR1 della E-Station Store
EVR1 (ex Zoe Charger) della E-Station Store

Impianto elettrico da aggiornare

Per poter utilizzare la ricarica auto elettrica con questa stazione portatile serve predisporre una presa industriale e protezione sul quadro elettrico. Comunque ci sono le chiare istruzioni al seguito con i requisiti necessari. Per avviare la carica serve un poco di pratica con questa stazione portatile. Infatti bisogna seguire esattamente la procedura descritta nel manuale. Unico lato negativo: non è possibile programmare la carica in un’ora diversa a causa di questa procedura da eseguire manualmente.

Quadretto di ricarica per auto elettrica e Zoe Charger
Quadretto di ricarica per auto elettrica e Zoe Charger

Serve ovviamente anche un elettricista che esegua a regola d’arte il lavoro. A proposito: questa automobile vuole la fase a destra rispetto alla terra sul connettore blu (è spiegato nelle istruzioni) pena l’impossibilità di operare! Inoltre, date le alte correnti in gioco, per non modificare e mettere sotto stress l’impianto elettrico di casa, abbiamo collegato questo quadretto di ricarica direttamente sotto il contatore Enel. In questo modo il differenziale domestico non è influenzato da eventuali sovraccarichi dovuti alla ricarica auto elettrica.

Ricarica auto elettrica - protezione differenziale per la ricarica
protezione differenziale per la ricarica sul quadro elettrico di casa

Abbiamo fatto installare un’altra presa presso l’ufficio di Sabina a Porto S.Margherita (Caorle – VE) che dista 26 Km da Portogruaro. Questo permette, all’occorrenza, rabbocchi di energia per effettuare tragitti non programmati da quel luogo. Quindi ci dà una certa tranquillità e anche flessibilità per un più ampio utilizzo della vettura elettrica.

Da notare che il caricatore di bordo della Zoe è piuttosto esigente e se non trova le condizioni giuste sull’impianto elettrico che lo alimenta non si avvierà. Quindi, per esempio, se la messa a terra dell’edificio non è buona o se ci sono dispersioni non sarà possibile la ricarica auto elettrica! In poche parole diciamo che l’impianto dovrà essere a norma ed in efficienza.

Ricarica auto elettrica - Stazione ricarica ufficio esterna su parcheggio aziendale
Stazione ricarica ufficio esterna su parcheggio aziendale

Quindi quanto costa organizzare la stazione domestica in questo modo?

E’ presto fatto il conteggio: stazione di ricarica portatile Euro 780,00 + predisposizione quadretto e protezione sul quadro elettrico di casa 175,00 Euro = totale  955,00 Euro IVA compresa. Sebbene non piccola questa somma, è nettamente inferiore a quella che si dovrebbe sopportare installando stazioni fisse in più luoghi (casa e ufficio per esempio).

Ma quanta corrente serve allora in casa se uno possiede un auto elettrica?

Bella domanda! Vi dico subito che i canonici 3,3 kW di potenza disponibile sarebbero insufficienti. Questo nonostante la possibilità di regolare la corrente sulla stazione di ricarica portatile. Infatti l’efficienza del caricatore di bordo  della Zoe scende parecchio sotto i 13 A. Ciò vuol dire che servirà più corrente e più tempo a parità di risultato.

Diciamo che il giusto valore di corrente di ricarica domestica è 16 A, cioè 3,3 kW. Ma in pratica, da misurazioni effettuate e monitoraggi continui, la corrente richiesta in questo caso è addirittura superiore: 3,5 kW .

Secondo me, la giusta potenza contrattuale in casa non deve essere meno di 4,5 kW. Ma se avete piani cottura elettrici, asciugatrici, climatizzatori, non sarebbe male pensare a 6 kW. Tanto la differenza in bolletta è solo di pochi euro con la voce fissa “quota potenza” (1,28 Euro a KW), ma quando necessaria maggiore energia, non ci saranno distacchi al contatore e non starete in pensiero.

Monitorare

A proposito di monitoraggio: avete notato in foto il sensore della CurrentCost (quello nero con l’antennina)? Ebbene, mi permette di monitorare la fase di ricarica auto elettrica. Ecco qui sotto un esempio (linea azzurra nella metà inferiore dell’immagine).

Ricarica auto elettrica - grafico produzione FV e prelievi in casa
monitoraggio: grafico produzione FV e prelievi in casa

Che vantaggi ci sono possedendo un impianto fotovoltaico per ricarica auto elettrica?

Se si è installato un pannello fotovoltaico di adeguata taglia come nel nostro caso (6 kWp), si ha la possibilità di prelevare direttamente l’energia prodotta da questo durante la giornata soleggiata. Inoltre si aumenta la potenza disponibile in casa perché si somma quella contrattuale della rete a quella prodotta col sole.

Ovviamente utilizzare energia auto-prodotta significa anche che non avrete costi per i prelievi dalla rete. Questa è la condizione ideale per i possessori di veicoli elettrici in quanto non si grava sulla bolletta energetica e si utilizza la filiera corta: dal produzione al consumo direttamente, senza perdite tipiche della rete elettrica (oltre il 10%).

Se avete un contratto di fornitura verde, significa non inquinare. Infatti la produzione di energia elettrica nazionale è ancora basata in gran parte sul gas, sul carbone e comunque dall’importazione estera.  In questo modo, quando non c’è il sole, si utilizza comunque energia pulita.

Se l’automobile è ferma a casa durante il giorno, la mettiamo sempre in carica perché abbiamo energia gratuita. Altrimenti va bene alla sera o alla notte agevolati dalla tariffa più bassa. Molto comodo a questo punto un contratto di fornitura con tariffa bi-oraria magari studiata appositamente per il fotovoltaico. Cioè con la fascia arancione (F1) a tariffa più alta e le fasce blu (F2 – F3) molto più basse.

E quando non c’è il sole?

In ogni caso, il pannello fotovoltaico genera delle immissioni nella rete elettrica nazionale quando non ci sono richieste in casa. Esse divengono un credito da spendere durante l’anno. Quindi non è un problema ricaricare il veicolo alla notte o durante le giornate senza sole e, fatti i dovuti conti in base alle singole situazioni, conviene sempre.

Aggiornamento di luglio 2014:

Ho scoperto che le stazioni di ricarica rapida con standard Chademo in Italia sono almeno dieci,  ma ai possessori della Renault Zoe poco importa visto che gli interessati sono solo i possessori di auto elettriche giapponesi ed eventualmente le Tesla. Consultate la mappa www.plugshare.com che io stesso tengo aggiornata nella mia area.

La stazione portatile Zoe Charger sembra non ci sia più.  Al suo posto è stato realizzato il prodotto EVR1 che io sto provando in questo periodo. È, non solo equivalente, ma è più semplice da usare e soprattutto costa di meno, credo sia venduto attorno alle 700 Euro iva compresa.

16 Risposte a “Ricarica auto elettrica: Come organizzarla a casa e in ufficio”

  1. Ho un kangoo ze e posso confermare in toto quanto riferito riuerdo a Renault Zoe, l’unica differenza è che Kangoo ze si ricarica tranquillamente anche con corrente di 10 A, quindi non occorre aumentare il contratto di fornitura elettrica, ho acquistato anch’io una Home carger di e-station store con selettore di corrente regolabile da 6 a 15 Ampere per sceglire se ricaricare al massimo consentito da Kangoo ze durante la notte o con una potenza inferiore durante il giorno senza impegnare tutta la potenza disponibile. Avendo installato un impianto FV cerco ovviamente di ricaricare sempre durante il giorno.

    1. Ciao Maurizio, sarebbe interessante capire in che zona vivi e come utilizzi il tuo Kangoo Z.E.: per lavoro o per il tempo libero e quanti chilometri fai e hai percorso. Comunque anche la Zoe accetta la carica con correnti inferiori tramite la stazione portatile Zoe Charger. E’ solo una questione di scarsa efficienza in quel caso e dunque ecco il compromesso dei 16A a mio parere. Comunque complimenti per il Kangoo.

      1. Abito in provincia di Trento, ho preso un Kangoo ze Express per la mia attività di elettricista, purtroppo o per fortuna dopo solo qualche km, visto il piacere e la facilità di guida è diventata la macchina più usata in casa, ho un altro Kangoo benzina Gpl e una Aruris a benzina, questultima è praticamente ferma in garage da due mesi, da inizio agosto ho percorso più di 3000 Km, in casa al momento ho un contratto di fornitura monoorario e impianto FV, nei prossimi giorni comunque lo cambierò con uno biorario, visto che poi in inverno qui da noi sarà difficile ricaricare di giorno, finora sono sempre riuscito a ricaricare durante le ore di sole , ma la pacchia fra un pò purtroppo con le giornate più corte finirà.

  2. Ciao, prima di tutto voglio ringraziarti per gli utilissimi consigli.
    Poi volevo chiederti se hai informazioni più specifiche riguardo il rendimento sulla ricarica delle batterie della ZOE con correnti inferiori a 13A. Sai com’è, ho un impianto da 3KW e, prima di farmi dissanguare da ENEL, vorrei capire bene.

    PS
    Su internet ho trovato che anche MENNEKES commercializza cavi con moduli PWS per la ricarica “portatile”:
    http://www.mennekes.de/Graphics/XPic0/00036362_0.pdf
    A breve mi arriverà un preventivo…

    1. Ciao Greg

      Non ho informazioni precise, ma sul manuale della stazione di ricarica che ho comprato c’è scritto esplicitamente che sarebbe piuttosto inefficiente.

      Sinceramente ti suggerisco di portare la potenza installata a 4,5 KW. Ti assicuro che non avrai costi fissi se non pochi euro in più al mese, a parte la richiesta iniziale di cambio potenza che forse ti costerà attorno agli 80 euro. Questo ti permetterà non solo di evitare distacchi per esubero prelievo energia e relativa penalità, ma anche di scegliere tra più stazioni di ricarica sul mercato. Per esempio: il prodotto che ho preso io, accetta ricariche con potenza fino a 7,2 KW! Questo perché in ufficio abbiamo potenza in esubero e poi perché potrebbe capitare in giro presso qualche altro posto privato. Questo sistema mi permette di ricaricare normalmente a 3,5 KW cioè a 16A.

      Non conosco quel prodotto che mi hai indicato; MAdevi stare attento che funzioni con la Zoe. Caso mai fattelo inviare in prova. Eventualmente se mi darai notizia condividerò a beneficio di qualcun’altro. Posso indicarti un’ altra alternativa per la Zoe. Scrivimi in privato ik3ngu AT gmail punto com.

      un saluto

    2. Ciao Greg, da recenti osservazioni e misure risulta piuttosto inefficiente la ricarica bassa correte della Zoe. Più alta è questa e meno corrente butti via. Calcola che con la batteria quasi scarica (riserva: 14 km autonomia rimasta) a 16A servono circa 30 KWh per metterne dentro solo 20! Infatti ultimamente sto caricando a 20A, che di notte è il max che posso per rimanere su valori di sicurezza (ho un contratto di 6 KW). Ma se c’è il sole di giorno prefestivo o festivo, vado anche a 32A con l’aiuto dei miei pannelli solari.

  3. Tutto molto molto interessante grazie ! Avrei una voglia matta di fare la “pazzia” verso la Zoe (che ho provato per un paio di giorni e ci è piaciuta tantissimo) ma ho davvero molti dubbi sulla ricarica. Non sapevo di questo Zoe Charger. Ho un FV da 4.6 kw ma seri problemi di “dislocamento” (contatore in casa – garage lontano) e non vorrei impazzire con collegamenti che non funzionano ed elettricisti che fanno lo scaricabarile. Fatto è che gli “early adopter” si devono smazzulare tanto! Ti prego pubblica esperienze e pareri! Ero a Caorle qualche settimana fa, sarebbe stato fantastico fare due chiacchere. Marco

  4. Grazie per le tue esperienze preziosissime.
    In sintesi per quanto riguarda la ricarica se la si effettua da casa tramite il “caricatore portatile” si paga la normale tariffa domestica, mentre per usufruire delle colonnine pubbliche bisogna abbonarsi al Servizio enel che tu citavi da 0,40€ a kwh, giusto ?
    Approfitto… in questo periodo parlano della Zoe R240 e tra le caratteristiche citano un miglior processo di ricarica (sistema Camaleon??) tu ne sai qualcosa ?

    Un saluto e grazie ancora
    Francesco

    1. Ciao Francesco, non so da dove mi scrivi, il che cambia lo scenario a fronte di un acquisto di veicolo elettrico. Oggi è possibile installare anche erogatori a muro (WallBox) a prezzo più basso. Ci sono persino i kit da montare e diciamo che con poco più di trecento euro puoi organizzare il punto di ricarica a casa e in ufficio (cose che ho già fatto). Confermo che pagherai la tariffa domestica. Statisticamente l’utente con veicolo elettrico carica per l’80% a casa e in ufficio ed il resto in aree pubbliche. Quindi se anche tu fossi nella media, potresti caricare presso le stazioni pubbliche e private (ad uso pubblico) sempre più numerose e spesso gratuite, ma dipende appunto dalla zona. Consulta anche la mappa di goelectricstations.it . Per la ZOE con motore R240 ti confermo che hanno migliorato del 10% l’efficienza di ricarica a bassa potenza, ma ha perso la ricarica rapida a 43 kW riducendola a massimo 22 kW. Dunque a fronte di un prezzo addirittura più basso potrai scegliere. Tutto dipende dalle stazioni di ricarica nell’area comunque. Tuttavia caricare in modo rapido vuol dire fare il pieno in meno di mezz’ora e ti assicuro che è fantastico e comodo! Personalmente non ci rinuncerei e se tornassi indietro sceglierei sempre il modello più vecchio della ZOE. Molti appassionati la pensano come me, ma è soggettiva la scelta. Auguri.

      1. Grazie della risposta.
        Ti scrivo da Perugia e quì ci sono più di una ventina di colonnine di ricarica.

        Approfitto ….
        Vedevo in rete un certo numero di Zoe usate in vendita, che ne pensi ? me lo consigli ?

        un saluto
        Francesco

  5. Guarda Francesco io ne ho presa una due mesi fa da un concessionario Renault: aveva 2 anni e l’ho pagata 14.000 (una Zen). Penso che l’elettrico usato sia una buona strada e poi il motore elettrico è garantito 5 anni e le batterie conviene prenderle a noleggio e ti garantiscono sul funzionamento e sul rendimento.
    Molto interessante la questione dello scarso rendimento della ricarica a bassa corrente: mi spiego la bolletta più salata del previsto in quanto spesso ricarico a 1,8 kw! Mi stupisco che e station (che mi sembra molto ferrata in materia e mi ha dato molti utili consigli) non mi abbia segnalato il problema e consigliato di prendere EVR1 da 7,2 kw anzichè da 3,6 kw

    1. Ottima scelta quella dell’usato: l’ho fatta anch’io. Non per criticare, ma E-Station fanno quello che possono e che va nella direzione suggerita dal cliente. Io posso solo parlarne bene, specie nella persona di Mirko che è il contatto di riferimento. L’EVR lo puoi scegliere anche a 22 Kw poi sta a te usarlo come puoi anche sul contatore da 3 kw implementato con i loro adattatori. Avrai sempre un device che…in ditta di qualche amico ti può consentire eventuale carica rapida!..,
      PINOZOE 30.000 Km/anno

  6. Salve,
    ho apena comprato una Zoe R240, sto cercando una home station.
    mi piache la evr1 perche é portatile e poco costosa.
    Quale é miglore la 3,6 o 7,2? considerando che la carico durante la notte 3, 6 o 9 ore non mi preocupa (almeno per adesso?!)
    si sono altre soluzione?
    mi piace molto la juicebox, ma non che ancora in Europa.

    1. Ciao e complimenti per la tua nuova Zoe! Consiglio sempre la versione 7,4 kW perchè ti può servire in altre situazioni quando sarai in giro proprio perchè è portatile. La differenza di prezzo è piccolissima tra le due versioni. Tuttavia, potreste trovare noioso maneggiare quel cavo ogni giorno se lo tieni nel portabagagli. Dunque potresti valutare una wallbox con cavo e spina tipo 2 fissa, decisamente più comoda.

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