L’auto elettrica non è solo risparmio!

Mi sono deciso a scrivere questo post dal titolo: “L’auto elettrica non è solo risparmio economico!” perché sono stanco di trovare certe situazioni antipatiche.

Trevignano stazione di ricarica pubblica gratuita
Trevignano – stazione di ricarica pubblica gratuita

Mi spiego meglio: l’auto elettrica non è solo risparmio.

Da quando alcuni anni fa è diventato possibile sostituire almeno un veicolo in casa con uno totalmente elettrico, abbiamo osservato che guidare un veicolo non inquinante (localmente) porta con sé altri vantaggi diretti che riguardano essenzialmente i costi di gestione che si sono abbassati notevolmente. Mi riferisco all’assenza della tassa di possesso, al ridotto costo della polizza RCA e della manutenzione ordinaria. Non ultimo, mi riferisco alla spesa del carburante, ora diventato energia elettrica, che si è ridotto mediamente a 1/4 rispetto ad un veicolo a benzina. Tralascio l’accesso a ZTL, parcheggi gratuiti in alcune città, ecc…

Quindi, a fronte di un maggiore esborso economico iniziale per acquistare o guidare (noleggio) un veicolo elettrico (ebbene sì: i veicoli elettrici costano di più!), si ottiene un sensibile risparmio di denaro per la gestione negli anni.

La nascente infrastruttura di ricarica pubblica

Si è anche osservato che lentamente l’infrastruttura di ricarica pubblica, o ad uso pubblico, si sta sviluppando. Dunque è possibile viaggiare anche a medio e lungo raggio oltre l’autonomia consentita dalla batteria di trazione (alcune centinaia di km). Diversi punti di ricarica sul territorio sono anche offerti da soggetti commerciali (essenzialmente centri commerciali e supermercati), ma anche alcuni comuni, a titolo gratuito per incentivare la frequentazione e la permanenza in quei locali e in quei luoghi. In pratica, è lo stesso fenomeno capitato anni fa col servizio di connettività WiFi offerto dalle caffetterie, poi dei ristoranti, alberghi, ecc.. Ti offro la ricarica e tu giri per negozi, magari comprando qualcosa. Oppure giri per la città visiti musei e passeggi per il centro.

Ricarica Fast gratis presso grande distribuzione in Croazia
Ricarica fast gratis presso grande distribuzione in Croazia

L’abuso – L’auto elettrica non è solo risparmio!

Ebbene, ho constatato che diversi conduttori elettrici, hanno mal interpretato lo spirito con cui sono offerti quei servizi. Questi signori si sono dotati di veicolo elettrico e postazione di ricarica domestica, ma poi usano principalmente servizi di ricarica gratuiti per muoversi. Qualcuno addirittura, per calcolo, non ha nemmeno previsto la postazione di ricarica domestica pur disponendo di autorimessa! Lasciamo stare quei poveretti che non dispongono di rimessa privata e quindi oggi sono svantaggiati nel passaggio all’elettrico.

Con la giusta diffusione di questi veicoli ad emissioni zero, sempre più capaci in termini di accumulo di energia e quindi di percorrere lunghe distanze, si verifica che molte postazioni di ricarica gratuite vengono occupate per ore da una singola vettura. Cioè, senza riguardo, ma in questo modo lasciando poco agli altri conduttori. Alcuni soggetti limitano l’utilizzo ad un ora, ma la maggior parte non lo fa. Quindi, quello che si vede è un sovra utilizzo di questi servizi di ricarica gratuita. Addirittura so di alcuni punti dove sono nate delle chat per gli utenti dell’area destinate solo alla gestione del traffico di veicoli che devono caricare. So che ci sono stati anche screzi tra alcuni individui che si contendono la risorsa. Auto elettrica non è solo risparmio.

In carica al supermercato
In carica al supermercato

In effetti, ciò che accade in giro presso le stazioni di ricarica è frutto di ragionamenti e affermazioni lette sui social specialmente nei gruppi specializzati del settore mobilità elettrica. Molti ritengono oggi esosi i servizi di ricarica pubblica a pagamento e chiedono un tariffa calmierata. Ma di cosa stiamo parlando? Caricare a casa costa mediamente 25 centesimi di euro al kWh tutto compreso. Caricare presso le stazioni pubbliche a pagamento, costa mediamente il doppio. Tuttavia, la ricarica non domestica, secondo le statistiche europee, riguarda solo 15/20 % del totale caricato. E così è in effetti. In genere si parte carichi col pieno di energia da casa e si torna a caricare a casa di nuovo. Personalmente non la ritengo una tariffa esosa, specialmente in questa situazione in cui l’infrastruttura è in divenire con ampie lacune nel servizio per alcune aree.

Gli ambasciatori

A noi che abbiamo cominciato a muoversi e viaggiare a trazione elettrica prima di altri, spetta anche il compito di mostrare il modo giusto di fare e di comportarsi a quelli che arrivano ora. In pratica siamo come degli ambasciatori. Non e certo un buon comportamento accaparrarsi quelle risorse “promozionali” …perché siamo diventati più furbi! Piuttosto bisogna aiutare chi è in difficoltà, per esempio perché scarico e deve proseguire il viaggio. Oppure perché non è in grado di capire il sistema in uso. Bisogna spiegarglielo se possibile.

Ormai da anni utilizzo le stazioni di ricarica lungo i percorsi di viaggio e pago il servizio, buono o cattivo che sia. A volte però in alcune zone non c’è quel servizio e se vuoi tornare a casa devi usare il servizio che trovi, magari al centro commerciale. Per esperienza diretta, vi dico che recentemente a Vicenza presso il centro commerciale Auchan ho sofferto un poco. L’unica stazione di ricarica accelerata (25 kWh) è perennemente occupata da gente del posto. Guarda caso il servizio è gratuito.

Un signore in carica già da un po’ con una Nissan Leaf 40 (recentissima), mi ha candidamente confessato che lui abita lì vicino ad un km distante e quasi tutti i giorni è lì per rabboccare. A casa ha il garage e non ha una stazione di ricarica domestica. Anzi, mi ha detto che neanche ci pensa di metterla perché usa il servizio gratuito del centro. Gli ho detto che avevo bisogno di caricare per tornare a casa (che distava 148 km da lì) e lui che era già al 90% di capacità ha detto che doveva fare il pieno! Motivo per cui era lì. Morale ho dovuto attendere ancora. Altro episodio nello stesso giorno sempre a Vicenza, presso la stazione rapida (50 kWh) della Nissan. Un conducente di Taxi Nissan Leaf 40 locale faceva rifornimento ed era circa al 90% di capacità. Gli ho chiesto se poteva interrompere per consentirmi di rifornire per il mio rientro. Nulla da fare, lui per lavoro doveva caricare ogni giorno e rifornire il massimo possibile. Dunque ho dovuto attendere. Peccato che poi quando è toccato a me, la stazione è andata in blocco. Preciso che per i possessori di veicoli Nissan modello Leaf il rifornimento su quella stazione costa un euro a sessione. Mentre per me era a costo pieno, cioè 50 centesimi di euro al kWh (me ne servono almeno 25 per fare il pieno). Auto elettrica non è solo risparmio.

Morale: osservo che chi può ne approfitta, senza riguardo del prossimo!

Plugin ibrida alla fast
Plugin ibrida alla fast di Mestre (VE) – posizione prioritaria per i veicoli a batteria (BEV), ma non per le plugin!

Messaggio per gli aspiranti elettrici

Ecco cosa vorrei dire a chi sta pensando all’auto elettrica.

Se vi hanno raccontato che con l’auto elettrica risparmierete, credeteci, ma fate attenzione che non sia l’unico parametro da prendere in considerazione per la decisione. L’energia va pagata in un modo o nell’altro e va messa in conto sulla gestione. I motivi per andare in elettrico sono molti, tra questi il rispetto per l’ambiente, in termini di inquinamento dell’aria e acustico. Poi ci sono i motivi tecnologici, energetici, di convenienza al passaggio per i centri urbani e al parcheggio per chi vive nelle città. Il piacere di guida e la sostituzione di vecchie automobili sono anche essi buoni motivi. Soprattutto siate gentili col prossimo e la guida elettrica non sia motivo di superiorità.