Veicolo ibrido quanto vali?

Da un veicolo elettrico ad un veicolo ibrido

A seguito di un richiamo tecnico recentemente ho dovuto portare la mia Hyundai Ioniq Elettrica in concessionaria e lasciarla lì per 10 giorni quasi. In cambio mi è stata consegnata temporaneamente una vettura di cortesia dello stesso modello ma ibrida, cioè una Hyundai Ioniq Hybrid.
Hyundai Ioniq Hybrid
Hyundai Ioniq Hybrid
Per fortuna devo dire: mi poteva andare peggio ricevendo un veicolo tradizionale a benzina o peggio diesel.
Essendo molto simile nei comandi e nella concezione alla mia Ioniq elettrica mi sono trovato a mio agio, ma devo notare alcune cose di questa versione ibrida della Ioniq.

Veicolo ibrido

Per chi non conosce il genere, si tratta di veicoli mossi da un propulsore non convenzionale. Spesso si tratta di una combinazione di propulsori in cui uno è tradizionale endotermico a benzina e l’altro (o gli altri) è elettrico a batteria. Di solito sono entrambi collegati alle ruote e possono spingere la vettura anche assieme. La complessità è gestita da uno o più elaboratori (computer) a bordo che governano automaticamente il recupero di energia durante la marcia in rilascio o in frenata caricando l’accumulatore e l’erogazione della spinta in base a programmi predefiniti e in base alla guida del conduttore. In questo modo si ottiene un veicolo capace di economizzare il carburante fossile e ridurre le emissioni specialmente a bassa velocità (nei centri urbani).

Modo operativo di un veicolo ibrido
Modo operativo di un veicolo ibrido

Sul propulsore

Ecco alcune impressioni che riporto qui sulla guida di questa ibrida Hyundai.
Sul motore endotermico, anche in modalità ECO devo rilevare che è spesso accesso e il modo elettrico EV lo rilevo solo fino a 40 km orari, mentre  in altre occasioni è a supporto del primo. Sinceramente speravo andasse di più in elettrico puro. Basta poco dunque perchè dallo stato di solo elettrico si avvi il motore endotermico, per esempio quando il climatizzatore si accende.
Dopo oltre 450 km percorsi per gran parte in extraurbano, i consumi di benzina sono stati accettabili con un buon risultato di 5,2 litri per 100 km, anche viaggiando in autostrada a 120 km/h.
Sul confort
Sebbene la vettura viaggiasse bene, mi mancava la prontezza e la fluidità della mia elettrica, per non parlare del silenzio e l’assenza di vibrazioni durante la marcia.
Per il resto mal sopportavo le vibrazioni del motore acceso e la puzza di gas di scarico quando avevo i finestrini aperti specialmente in manovra.
Non so bene che allestimento fosse questa Ioniq Ibrida che avevo in comodato, comunque l’audio del sistema multimediale era mediocre e la radio era tradizionale, cioè analogica. Il monitor del sistema multimediale era piuttosto piccolo forse un 5 pollici. Mentre sulla Ioniq elettrica, il ricevitore è digitale DAB ed il suono è molto buono, inoltre il display è da 8 pollici.

Considerazioni

Questo breve periodo è stata una occasione per provare questo veicolo ibrido, ma è stato anche un poco tornare indietro come livello di qualità di guida e confort ed è stata una conferma: se guidi già elettrico è difficile tornare al veicolo tradizionale.
Ovviamente con questa vettura ibrida intanto mi è toccato andare a fare rifornimento di carburante (benzina), cosa che non facevo da un pezzo e un po’ di sconforto l’ho provato.

Da tradizionale a ibrido

Mi sono chiesto: se invece di una elettrica pura avessi avuto un veicolo tradizionale, che sensazione avrei ricevuto a guidare per un periodo una ibrida?
Forse avrei apprezzato i consumi ridotti nonostante il peso maggiore del veicolo dovuto al doppio propulsore con batteria di trazione al seguito. Da  consumatore informato in definitiva avrei apprezzato anche le ridotte emissioni a guardare bene.
Un veicolo ibrido, dal punto di vista della manutenzione non so quanto costi, ma sospetto che sia più cara che per un veicolo tradizionale a benzina o diesel. Poi, gli ibridi richiedono sicuramente manodopera qualificata e specializzata che forse solo le concessionarie del marchio ti possono dare Dunque ci si lega parecchio alle officine del marchio con le loro politiche. Inoltre a fine vita / garanzia si pone anche il problema del cambio batteria che è sicuramente un’intervento costoso.
Per contro mi risulta siano piuttosto affidabili i veicoli ibridi. Motivo per cui moltissimi conduttori di taxi lo hanno scelto nelle città.

È una tendenza o un reale vantaggio?

Spesso penso che la diffusione dei veicoli ibridi con doppio propulsore sia il risultato di una tendenza del periodo, cioè un fenomeno indotto dai produttori e non un vero bisogno. Di buono c’è che a fronte di consumi di carburante interessanti, le emissioni nocive del propulsore sono contenute. Tuttavia il primo risultato dei consumi ridotti è ottenibile anche con moderni propulsori diesel e benzina, ma il secondo no. Inquinamento da veicoli in Europa e in Italia (non a tutti) che le emissioni nocive nell’ambiente rimangono alte specialmente per i diesel.
Comunque devo notare come la mia sensibilità alla propulsione elettrica derivi anche dall’aver osservato per molto tempo l’evoluzione dell’ibrido. La trazione elettrica mi ha sempre affascinato e in quelle vetture si poteva apprezzare un significativo cambiamento.
Molte persone che guidano un veicolo ibrido credono che questo significhi guidare un veicolo elettrico ecologico e spesso riferiscono la loro esperienza così.  Ma in realtà è una cattiva interpretazione.

I veicoli ibridi con batteria maggiorata e carica esterna

Diverso risultato si otterrebbe con dei veicoli ibridi dotati di batteria di trazione maggiorata e una presa di ricarica esterna che consentirebbe di immagazzinare energia sufficiente a percorre alcune decine di chilometri a propulsione elettrica. Questi potrebbero in molti casi soddisfare gli spostamenti quotidiani senza emissioni nocive e con qualche risparmio di carburante fossile. Peccato che un simile veicolo abbia una complessità ancora superiore e costi parecchio, direi come una elettrica pura.